venerdì 31 ottobre 2025

Sonus Mundi & Migrazioni Sonore: 12 concerti per la 12a ed. del Festival Popolare Italiano al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma

 

Museo Nazionale degli Strumenti Musicali – Roma

Festival Popolare Italiano 12ª edizione
Sonus Mundi & Migrazioni Sonore

Al Museo Nazionale degli Strumenti di Roma, due rassegne e un unico percorso

tra linguaggi e culture migranti, tradizione e contemporaneità sonora 

Da sabato 8 a domenica 16 novembre
e da sabato 22 novembre al 20 dicembre 2025
Direzione Artistica: Stefano Saletti


Al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma torna il Festival Popolare Italiano, ideato e diretto da Stefano Saletti, polistrumentista e compositore tra i protagonisti della scena world italiana e internazionale. Giunto alla dodicesima edizione, il festival, organizzato dall’Associazione Ikona, si conferma un luogo d’incontro tra tradizione e contemporaneità, un laboratorio di culture e linguaggi in cui la musica popolare diventa racconto vivo, capace di unire radici e futuro. Due le sezioni che compongono questa edizione Sonus Mundi e Migrazioni Sonore – ognuna con un’identità precisa, ma accomunate dal desiderio di mostrare la musica come spazio di relazione, scambio e dialogo tra i popoli.

Ogni concerto ha un biglietto d’ingresso di 6 euro, valido anche per la visita alla collezione del Museo: un modo per unire la fruizione culturale e la conoscenza di un patrimonio unico di strumenti e memorie sonore.


Sonus Mundi. Echi della contemporaneità 
da sabato 8 a domenica 16 novembre

 

La prima sezione, “Sonus Mundi. Echi della contemporaneità”, accende i riflettori sulle nuove voci della musica popolare d’autore e sulla forza evocativa delle radici mediterranee rilette con linguaggi attuali. Si apre sabato 8 novembre alle ore 17.30 con Ra di Spina: Vocazioni, il progetto della cantante e ricercatrice vocale Laura Cuomo. Un concerto in cui le voci si rincorrono e si intrecciano in un rito sonoro che rievoca memorie ancestrali e spiritualità meridionali.

Domenica 9 novembre, sempre alle 17.30, è la volta di Il santo sforzo di capire cosa sia l’amore, mistico viaggio musicale tra new folk e world music creato dal polistrumentista Samuel Mele. Le sonorità mediterranee e mediorientali si fondono in un racconto intimo e spirituale sul senso dell’amore come ricerca interiore e armonia con il mondo.

Sabato 15 novembre l’organettista e cantante Clara Graziano presenta Al ritmo della luna, un concerto che intreccia musica popolare e canzone d’autore. Il suo diario lunare restituisce, in chiave personale e poetica, il percorso artistico di una delle protagoniste più originali della musica popolare italiana.

Chiude la sezione domenica 16 novembre Hysterræ: Voci dalla terra madre: un rituale di trance mediterranea, dove le polifonie vocali femminili incontrano strumenti del Medio Oriente e suggestioni elettroniche, evocando la potenza generatrice della Terra.

Sonus Mundi è realizzato all’interno della “Programmazione Puglia Sounds 2025” e con il contributo del Nuovo Imaie.

   

Migrazioni Sonore - Il messaggio universale della musica e le nuove cittadinanze
da sabato 22 novembre al 20 dicembre 2025

 

La seconda sezione, “Migrazioni Sonore - Il messaggio universale della musica e le nuove cittadinanze”, è un percorso dedicato alla musica come linguaggio universale e ponte tra culture. Otto concerti, preceduti dalle Conversazioni in musica curate dalla rivista specializzata BlogFoolk, che mettono in dialogo artisti, giornalisti e comunità provenienti da diverse aree del mondo.

Il viaggio si apre sabato 22 novembre con Moni Ovadia, Giovanni Seneca e Anissa Gouizi in Rotte mediterranee, un recital plurilingue di canti e racconti dall’Italia alla Grecia, dal Nord Africa ai Balcani, dove le culture del mare si riconoscono in un’unica voce.

Giovedì 27 novembre arrivano i SuRealistas con La Vuelta, un’esplosione di ritmi sudamericani e mediterranei in cui la band argentina-toscana fonde cumbia, son, rock e poesia in un inno alla vita e alla diversità.

Giovedì 4 dicembre il Pejman Tadayon Ensemble propone La musica e la poetica dei mistici Sufi: da Rumi a Omar Khayyam, un concerto che intreccia suono, danza e poesia della tradizione persiana, mentre sabato 6 dicembre il gruppo internazionale Nubras porta sul palco l’energia dell’intreccio di sonorità romene, spagnole e mediterranee.

Giovedì 11 dicembre è la volta di Ziad Trabelsi & Gabriele Coen: Dialoghi di pace, un incontro tra musiche arabe, ebraiche e cristiane nel segno del dialogo e dell’improvvisazione jazzistica, seguito sabato 13 dicembre da Maluf System: Eddiwen, Canzoniere tunisino, progetto di Marzouk Mejri e Salvatore Morra che reinterpreta le antiche suite urbane del maluf tunisino in chiave contemporanea.

La settimana successiva, giovedì 18 dicembre, protagonista è l’Orchestra Multietnica di Arezzo diretta da Enrico Fink in un concerto-corale con trenta musicisti di provenienze diverse, dal Mediterraneo all’Asia, dal Sudamerica all’Europa, in un autentico mosaico di suoni e storie.

Chiude sabato 20 dicembre Banda Ikona e Baobab Ensemble in Sacro Mediterraneo, diretti da Stefano Saletti con le voci di Yasemin Sannino, Gabriella Aiello e Barbara Eramo, insieme a Gabriele Coen, Mario Rivera, Eugenio Saletti e Arnaldo Vacca e le voci e gli strumenti del Baobab Ensemble. Un viaggio spirituale tra le sponde del mare comune, dalla Puglia ai Balcani, dalla Grecia al Maghreb, cantato in Sabir, la lingua franca del Mediterraneo, per riscoprire il senso profondo del dialogo tra i popoli.

Ogni concerto sarà preceduto, alle ore 19.30, dalle Conversazioni in musica (incontri di giornalisti, studiosi e musicisti con gli artisti del festival) a cura di Blogfoolk Magazine, autorevole settimanale dedicato alle musiche popolari, world e folk, curate dal direttore editoriale Salvatore Esposito, da Stefano Saletti ed Elisabetta Malantrucco (Rai Radio Techete’).

Il ciclo si apre sabato 22 novembre con Tra le mie corde, incontro/concerto di Mauro Palmas e Giacomo Vardeu.

Giovedì 4 dicembre, la conversazione Iran tra tradizione e modernità vedrà protagonista Pejman Tadayon, che racconterà la sua esperienza artistica tra Oriente e Occidente. Sabato 6 dicembre, Le tre R: Rom, Rumena, Romana, incontro con Roxana Ene, voce del Nubras ensemble, per esplorare le radici e le contaminazioni tra le culture attraverso la musica. Giovedì 11 dicembre, si terrà il Premio BlogFoolk 2025 quest’anno assegnato a “Onde” di Maria Mazzotta. Sabato 13 dicembre, Le scale, gli strumenti e gli stili del Maluf, con Marzouk Mejri e Salvatore Morra, offrirà un approfondimento sulla musica tunisina e i suoi linguaggi modali. Giovedì 18 dicembre, alle ore 19.30, L’incontro possibile tra culture, religioni e tradizioni differenti, con Enrico Fink sarà un momento di confronto sui temi del dialogo e dell’inclusione attraverso la musica. Infine, sabato 20 dicembre, alle ore 19.30, Diritti e nuove cittadinanze concluderà il ciclo con una riflessione sul ruolo della cultura e dell’arte nella costruzione di nuove cittadinanze.

Anche questa edizione gode della media partnership di Rai Radio Techete’ che, con la cura di Elisabetta Malantrucco, realizzerà una serie di puntate dedicate ai concerti e agli artisti protagonisti della rassegna.

 

Il progetto Migrazioni Sonore, promosso da Roma Capitale, è vincitore dell'Avviso Pubblico per la realizzazione di iniziative di interesse per l’Amministrazione Capitolina in occasione del Giubileo 2025 in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.

  

IL FESTIVAL. Ideato e diretto da Stefano Saletti (polistrumentista e compositore, alla guida della Banda Ikona e di diversi ensemble internazionali di world music), il festival è nato nel centro di accoglienza Baobab a Roma nel 2015, alla sua chiusura si è trasferito al Teatro Villa Pamphilj dove si è svolto per cinque edizioni, poi nello storico Teatro Verde e dal 2023 al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali. Nelle edizioni precedenti ha visto la partecipazione dei più rappresentativi esponenti della musica popolare non solo italiana. Il Festival Popolare italiano appartiene alla Rete Italiana della World Music, un’associazione che riunisce operatori, musicisti e oltre 25 festival di tutte le regioni d’Italia. Missione della Rete è supportare il mondo della world music italiana e contribuire alla diffusione di un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo per il nostro Paese in cui la musica è strumento di costruzione della propria identità culturale, ma anche di conoscenza e di contaminazione con le altre culture del Mediterraneo, e quindi fonte di innovazione.

 

FESTIVAL POPOLARE ITALIANO. 12° Edizione: Sonus Mundi & Migrazioni Sonore

Direzione Artistica: Stefano Saletti
Organizzazione generale: Associazione Ikona / Ikona Concerti. In collaborazione con: BlogFoolk
Il Festival Popolare Italiano fa parte della Rete Italiana World Music.

Media Partner: Rai Radio Techete’ 
Ufficio stampa: Fabiana Manuelli

 

Museo Nazionale degli Strumenti Musicali - Direttrice: Arch. Sonia Martone 

Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 9/a - 00185 Roma   

Info & prenotazioni: Tel: 067014796 – Mail: dms-rm.museostrumenti@cultura.gov.it

Ingresso 6 euro comprensivo della visita al Museo.

 

 

My New Romance: il nuovo progetto di Mondadori Store dedicato al mondo romance - A Roma la Romance Night il 15 novembre


"My New Romance": il nuovo progetto di Mondadori Store 

dedicato al mondo romance

A Roma la Romance Night il 15 novembre

Un concept innovativo che si declina attraverso l'ecosistema fisico-digitale di Mondadori Store per tutti gli amanti di uno dei generi più seguiti del momento

Tra le novità per la community: un corner in libreria con una selezione speciale di titoli, un hub digitale, iniziative sui social, un calendario di eventi speciali e percorsi di formazione per i librai. 


Mondadori Store, il più esteso network di librerie in Italia, rinnova la propria offerta con il lancio di My New Romance, un progetto a tutto tondo pensato per offrire un'esperienza immersiva completamente dedicata all'universo romance.

L'iniziativa nasce per valorizzare coinvolgere attivamente la community di lettrici e lettori attraverso un percorso che si sviluppa lungo tutto l'ecosistema integrato fisico-digitale di Mondadori Store. Tra le principali iniziative, un nuovo hub digitale per la community, contenuti speciali, attività esclusive sui social, eventi e nuovi spazi dedicati, che alimentano la passione per uno dei generi più seguiti del momento.

My New Romance conferma, inoltre, la capacità unica di Mondadori Store di anticipare e interpretare i desideri del pubblico, creando format originali e coinvolgenti che rafforzano il ruolo della libreria come luogo di incontro, scoperta e condivisione.

NUOVI CORNER IN LIBRERIA 

Nell'ambito di My New Romance, Mondadori Store ha creato esclusivi corner in libreria, in cui il pubblico potrà immergersi in tutte le novità romance del momentoofferte esclusive e libri in lingua originaleLa selezione di titoli di My New Romance abbraccia tutte le sfumature del genere per rispondere agli interessi di lettrici e lettori: dal Contemporary Romancecon storie sulla vita e la società di oggi, al Romantasy, in cui il fantasy si intreccia con amori e passioni, dal Dark Romance, caratterizzato da temi oscuri e relazioni controverse. Presente in questa prima fase all'interno di un numero selezionato di punti vendita in tutta Italia, il nuovo spazio proporrà anche gadget tematici, come i prodotti MAIKI Shop,e articoli di cartoleria a tema romance.

UN HUB DIGITALE DEDICATO ALL'UNIVERSO ROMANCE 

Il sito mondadoristore.it, sempre in linea con le esigenze del suo pubblico, si rinnova e si tinge di "romance" con un nuovo hub totalmente dedicato al genere, dove le lettrici e i lettori potranno trovare tutti i titoli più hot del momento, percorsi di lettura personalizzati, edizioni speciali e tutti gli eventi più attesi. Un vero e proprio punto di riferimento per chi ama emozionarsi con le storie d'amore più appassionanti e contenuti esclusivi, pensati per rendere l'esperienza di lettura ancora più completa e coinvolgente.

TANTE INIZIATIVE PER LA COMMUNITY 

Dall'8 al 23 novembre, i clienti che acquisteranno due libri romance riceveranno una speciale "pouch", una cover portalibro da personalizzare con esclusive decorazioni termoadesive, da collezionare, condividere con la community e raccontare sui social attraverso il concorso "My Romance Pouch". 

Dall'8 novembre al 3 dicembre i partecipanti potranno pubblicare sul proprio profilo Instagram un reel di massimo 60 secondi o una foto nel feed in cui viene ritratta la pouch portalibro completamente personalizzata con ricami, disegni, pins, includendo l'hashtag ufficiale del concorso #myromancepouch. In palio Gift Card Mondadori Store dal valore nominale fino a Euro 100,00 spendibili sul sito www.mondadoristore.it o nelle librerie Mondadori Store. È possibile trovare il regolamento completo a partire dall'8/11 sul sito di mondadoristore.it

Inoltre, grande novità: tutti gli utenti avranno la possibilità di ricevere aggiornamenti esclusivi grazie a una newsletter mensile, curata da esperti del genere. Ogni numero sarà ricco di consigli di lettura, interviste alle autrici e contenuti speciali pensati per i lettori e le lettrici più affezionati, per restare sempre al passo con le novità più interessanti e vivere un'esperienza di lettura ancora più ricca e coinvolgente

UN CALENDARIO DI EVENTI SPECIALI

Grazie al progetto My New Romance i lettori e le lettrici potranno incontrare dal vivo le loro autrici e i loro autori preferiti grazie a un ricco calendario di eventi speciali

Si inizia con le Romance Nighttre serate speciali, a numero chiuso, in cui il romance sarà il protagonista indiscusso: la prima tappa è il 14 novembre nella libreria Rizzoli Milano con un evento esclusivo al quale parteciperanno due ospiti d'eccezione: le scrittrici Hazel Riley e Karim B.

Si prosegue il 15 novembre a Roma alla Mondadori Bookstore di Galleria Alberto Sordi e il 22 novembre a Torino nel Mondadori Bookstore di Piazza Castello con due eventi che trasformeranno le librerie nella casa del romance, per un reading party speciale in un'atmosfera intima e giocosa, tra cuscini, luci soffuse e allestimenti a tema.

Altra grande novità, il primo Romance Day di Mondadori Store che avrà luogo il 23 novembre nella libreria Mondadori Duomo di Milano: un'intera giornata, realizzata in collaborazione con Sperling & Kupfer, dedicata al genere con firmacopie - tra cui quelli con le scrittrici Anna Nicoletto e Alessia Lorecchiopresentazioni di libri in anteprima, un talk a tre voci con le autrici Claire DeeGiorgia Fiorella e Cordelia Evora per approfondire i temi e le sfumature del genere New Romance, oltre a tante altre attività interattive di personalizzazione e photo experience.

Gli incontri con le voci più appassionanti del romance proseguono anche nelle altre librerie del network Mondadori Store, con un programma in continuo aggiornamento sul sito di mondadoristore.it. Tra i prossimi appuntamenti in calendario: Erin Doom il 4 novembre a Modena nella libreria Mondadori del Cinema Victoria e il 3 dicembre a Milano in Mondadori Duomo; Charlotte Rose il 7 novembre a Palermo nella libreria Mondadori di via Roma e il 9 novembre nel Mondadori Bookstore di Modica; Hazel Riley Karim B. il 9 novembre a Modena, presso il Mondadori Bookstore del Cinema Victoria; Laraine Moonstone l'11 novembre nel Mondadori Bookstore di Giugliano in Campania; Ribes Halley il 30 novembre nel Mondadori Bookstore di Catania Via D'Annunzio e il 7 dicembre nel Mondadori Bookstore di Modena presso Cinema Victoria. Inoltre, il gruppo di lettura "Cronache d'inchiostro" del Mondadori Bookstore di Monterotondo (RM) dedicherà la giornata del 15 novembre a Iron Flame.

FORMAZIONE PER I LIBRAI 

Il progetto My New Romance si estende anche alla formazione dei librai del network Mondadori Store che potranno partecipare a un percorso di formazione che fornirà strumenti per conoscere i trend del momento e il pubblico di riferimento, come dialogare sul tema romance con le lettrici e i lettori e promuovere le ultime iniziative.



Mondadori Store è la più estesa rete di librerie in Italia, con oltre 500 punti vendita diffusi dalle grandi città ai centri più piccoli. Un presidio culturale attivo su tutto il territorio nazionale, online con il sito di e-commerce Mondadoristore.it e la formula bookclub, attraverso una proposta che affianca al libro – sempre al centro dell'offerta – esperienze di intrattenimento,eventi e servizi multicanale, raggiungendo ogni anno oltre 20 milioni di clienti. Oltre a My New Romance, le librerie Mondadori Store offrono ulteriori spazi per andare incontro alle esigenze e agli interessi dei lettori, tra cui il format We are Junior per i lettori più giovani che include giochi didattici e libri illustrati per stimolare la loro fantasia con le storie più curiose, e il reparto Just Comics dedicato al fenomeno dei manga e dei fumetti. Ad ampliare l'offerta della libreria sono presenti anche aree dedicate ai #BookTok per le nuove generazioni di lettori, oltre a quelle riservate a cartoleria, giocattoli, gadget e gift card.



Peppe Servillo in IL FUOCO CHE TI PORTI DENTRO di Antonio Franchini

 

FLAUTISSIMO 2025 - “Tutto quello che avrei voluto dirti… o quasi”
27a edizione - Direzione artistica: Stefano Cioffi

 

Roma. Teatro Palladium - Martedì 4 novembre 2025 ore 21

IL FUOCO CHE TI PORTI DENTRO

di Antonio Franchini

con Peppe Servillo 

alla chitarra Cristiano Califano

Una produzione Flautissimo e Bellosguardo

 

 

Per Flautissimo Festival, diretto da Stefano Cioffi, martedì 4 novembre 2025 alle ore 21 al Teatro Palladium di Roma va in scena Il fuoco che ti porti dentro di Antonio Franchini, una produzione Flautissimo e Bellosguardo, con Peppe Servillo accompagnato alla chitarra da Cristiano Califano.
Tratto dal libro vincitore del Premio Campiello – Selezione Giuria dei Letterati, Il fuoco che ti porti dentro è il racconto della vita e della morte di Angela, una donna dal carattere impossibile, eroina eccessiva e imprevedibile, e di un figlio che rincorre il mistero di una madre fuori da ogni regola. Tra ironia tagliente e lampi di tragedia, Peppe Servillo racconta Angela intrecciando parola e canto, accompagnato dalla chitarra di Cristiano Califano.


IL LIBRO.
Il fuoco che ti porti dentro racconta la vita e la morte di Angela, una donna dal carattere impossibile. Una donna che incarna in maniera emblematica tutti gli orrori dell’Italia, nessuno escluso: «il qualunquismo, il razzismo, il classismo, l’egoismo, l’opportunismo, il trasformismo, la mezza cultura peggiore dell’ignoranza, il rancore...»

Questa donna era la madre dell’autore. Il romanzo è un’indagine nella vita, nelle passioni e negli odi di una donna, alla ricerca di una spiegazione possibile. La forma è quella della commedia, il contenuto quello della tragedia. Quale esperienza manifesta o occulta, quale frustrazione, quale nascosta ferita può renderci tanto ostili, rabbiosi, refrattari a qualsiasi forma di pacificazione? Quale motivo, semplice o complesso, sta dietro la furia di Angela: la guerra che la segna da bambina? un padre morto troppo presto o una madre morta troppo tardi che le ha, a sua volta, infelicitato la giovinezza e la maturità? un atavico complesso d’inferiorità o l’appartenenza alla cultura del Meridione oppresso le cui ragioni Angela vorrebbe far valere contro l’odiato Nord usurpatore? Oppure, più semplicemente, il fuoco interno che la divora è privo di qualsiasi ragione come il cuore nascosto di un vulcano? Antonio Franchini, con maestria e misura, eccesso e discrezione, ha scritto un romanzo-memoir popolato di personaggi che circondano una protagonista sempre al centro della scena. Un’eroina eccessiva e imprevedibile, capace di alternare toni drammatici e ossessivi a momenti decisamente comici. È un racconto che mescola la commedia eduardiana al furore ctonio, l’urgenza di uno sfogo viscerale alle cadenze studiate di una messa in scena, di una vera e propria recita. (Tratto da Marsilio Editori)

Come sottolinea Peppe Servillo: "Quello che mi affascina del romanzo di Franchini, come Franchini stesso sostiene, è il fatto che il personaggio principale di Angela, nell'arco di tutta la vicenda - se così vogliamo chiamarla - è un personaggio che si trasforma, assieme anche a quello del figlio, con lei. Perché anche l'atteggiamento del figlio, nell'arco di tutta la storia, muta, così come muta anche la natura della protagonista principale, di Angela.
Questo secondo me è il motivo più interessante del romanzo ed è sempre un motivo che è al centro di qualsiasi narrazione, avvenga essa a teatro, nella letteratura o, anche nel mio caso specifico, in una canzone. Il movimento che il personaggio, insieme alla vicenda che lo riguarda, fa verso un esito diverso, che a volte contraddice anche le premesse poste all'inizio. Forse questa, come suggerisce anche Franchini, è una bella idea di letteratura, che forse è sempre esistita e che forse ancora ci sarà."


PEPPE SERVILLO. Cantante, autore, attore cinematografico e teatrale. Autodidatta, debutta nel 1980 con gli Avion Travel, di cui è da allora cantante e frontman e con cui, nel 2000, vince il Festival di Sanremo con la canzone “Sentimento”. Al cinema ha lavorato diretto fra gli altri da M. Calopresti, F. Bentivoglio, J. Turturro, Manetti Bros., C. Santamaria. A teatro ha lavorato con il fratello Toni nel 2010 in “Sconcerto”, nel 2013 in “Le voci di dentro” di Eduardo De Filippo e nel 2015 in “La parola canta”, un concerto-reading che celebra Napoli attraverso poesia e canzone. Nel 2016 è il protagonista de “Il Borghese gentiluomo” di Molière accompagnato dall’Ensemble Berlin e sempre nello stesso anno interpreta Peachum ne “L’Opera da tre soldi” di Bertolt Brecht al Piccolo Teatro Strehler di Milano per la regia di Damiano Michieletto. Nel 2018 partecipa al Festival di Sanremo, cantando con Enzo Avitabile. Fra i suoi album ricordiamo con Avion Travel “Danson Metropoli – Canzoni di Paolo Conte” vincitore di un disco d’oro, e il disco di inediti “Privè del 2018”; Peppe Servillo & Solis String Quartet “Spassiunatamente” omaggio alla cultura e alla canzone classica napoletana. Nel 2023 debutta assieme a una parte dell’Orchestra di Piazza Vittorio con lo spettacolo “Nevica sulla mia mano”, basato sulla storica collaborazione Dalla/Roversi.


CRISTIANO CALIFANO. Diplomato in chitarra classica presso il Conservatorio di Avellino suona anche chitarra battente, acustica, elettrica e bouzouki. Compositore ed arrangiatore partecipa a numerosi festival in Italia e nel mondo. Collabora con artisti di fama internazionale quali Massimo Ranieri, Aniello Desiderio, Badara Sek, Mauro Di Domenico, Horacio Duran, Angel Parra, Raffaello Simeoni, Josè Hevia, Eugenio Bennato, Carlo Faiello, Mimmo Epifani,  Mimmo Maglionico & PietrArsa, Patrizio Trampetti, Marcello Colasurdo, Arnaldo Vacca. Frequenta il corso per l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole pubbliche presso il Conservatorio di Latina essendo impegnato da anni nell’insegnamento di musica a bambini ed adulti, attraverso lezioni individuali o di gruppo. Collabora come esperto di musica in numerosi progetti in ambito scolastico sia a Roma che a Napoli.


IL FESTIVAL. Il festival diretto da Stefano Cioffi è una manifestazione che affonda le sue radici nella musica classica e che negli anni ha vissuto tante stagioni di aperture ai nuovi linguaggi dello spettacolo contemporaneo. E così oggi Flautissimo è anche teatro, altre musiche, performance cross-disciplinari. Tra i tanti grandi nomi ospitati ricordiamo Emma Dante, Ennio Fantastichini, Galatea Ranzi, Elena Radonicich, Roberto Herlitzka, Massimo Wertmuller, Manuela Mandracchia, Francesco Piccolo, Giancarlo De Cataldo, Francesca Reggiani, Moni Ovadia, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Javier Girotto, Gabriele Coen, Emmanuel Pahud, Silvia Careddu, Avion Travel, Stefano Saletti & Banda Ikona, Klezroym, Giorgio Tirabassi, Max Paiella, Paola Minaccioni, Valerio Aprea.


La ventisettesima edizione di "Flautissimo Festival. Tutto quello che avrei voluto dirti… o quasi" è promossa e sostenuta dall'Assessorato alla Cultura di Roma in collaborazione con l’Accademia Italiana del Flauto e con il supporto di Zètema Progetto Cultura. La manifestazione, sotto la direzione artistica di Stefano Cioffi, è realizzata, inoltre, con il contributo della Regione Lazio e in collaborazione con Fondazione Roma Tre Teatro Palladium e il Teatro di Roma

 

INFO & SEGRETERIA FLAUTISSIMO 2025

ACCADEMIA ITALIANA DEL FLAUTO

BIGLIETTI: €21 intero, €17 ridotto https://www.accademiaitalianadelflauto.it/biglietti/

UFFICIO STAMPA FLAUTISSIMO: Fabiana Manuelli

 

I LUOGHI DEL FESTIVAL

TEATRO PALLADIUM: Piazza Bartolomeo Romano, 8, 00154 Roma | Metro B, Garbatella. Bus 671, 715, 716, 669, N716

 

 

 

In libreria: NON INTERFERITE, il nuovo libro di don Marcello Cozzi

Chiesa-Mafia: don Marcello Cozzi torna in libreria con "Non interferite".

 

Dopo il libro-dialogo con Giovanni Brusca, don Marcello Cozzi, sacerdote da sempre impegnato nell'educazione alla legalità, torna in libreria con la storia di sacerdoti che hanno sacrificato la propria vita pur di non scendere a patti con la mafia, camorra e 'ndrangheta: "Ogni tempo ha i suoi martiri e i martiri del nostro tempo hanno spesso il volto di preti di periferia e parroci senza scorta". Così il giornalista Lirio Abbate nell'introduzione.

 

Don Marcello Cozzi è una delle voci più coraggiose e lucide del cattolicesimo italiano contemporaneo. Sacerdote lucano, impegnato da sempre nella difesa dei più fragili e nella denuncia delle ingiustizie, ha fatto della sua missione un cammino dentro le zone d'ombra della società, là dove il Vangelo incontra il dolore, la violenza e il male. Già autore del libro-dialogo Uno così. Giovanni Brusca si racconta, in cui ha scelto di confrontarsi senza sconti con uno dei protagonisti più controversi della stagione stragista di Cosa nostra, don Marcello continua a interrogare la coscienza civile e religiosa del Paese.

Nel suo nuovo lavoro, Non interferite. Il sangue dei preti sull'altare delle mafie, don Cozzi torna a posare lo sguardo sulla relazione difficile e spesso ambigua tra la Chiesa e le organizzazioni criminali italiane. Se da un lato non mancano figure ecclesiastiche che hanno ceduto alla paura o al compromesso, dall'altro ci sono sacerdoti che, vivendo il Vangelo fino in fondo, hanno "interferito" con gli affari e le logiche di potere delle mafie, pagando talvolta con la vita la loro fedeltà alla giustizia.

"Volevo conoscerli questi preti", scrive l'autore. "Approfondire le loro storie e imprimere su carta che i sacerdoti divorati dalla piovra mafiosa appartengono anche a tempi meno recenti, hanno nomi di cui nessuno sa, e sono stati molti di più di quello che comunemente si pensa. Le loro vicende per me sono diventate Vangelo."

Non interferite è, così, un viaggio nella memoria e nella coscienza: un tributo ai preti che non hanno avuto paura di "disturbare" la mafia, e un invito a non restare indifferenti davanti al male che ancora oggi cerca di infiltrarsi nei luoghi della fede e della vita civile.

 

 

NON INTERFERITE. IL SANGUE DEI PRETI SULL'ALTARE DELLE MAFIE, di Marcello Cozzi

Edizioni San Paolo 2025, pp. 365, euro 22,00

 

 

 

Ogni tempo ha i suoi martiri. E i martiri del nostro tempo, nella lunga e dolorosa storia della nostra Italia, hanno spesso il volto di preti di periferia, di parroci senza scorta, di sacerdoti che hanno scelto di vivere il Vangelo fino in fondo, senza sconti, senza patti con il compromesso.

 

Dall'introduzione di Lirio Abbate

 

 

Marcello Cozzi (1963, Potenza), lucano, è un prete impegnato da decenni sul versante del disagio sociale, nell'educazione alla legalità, nel contrasto alle mafie e nell'accompagnamento ai pentiti di mafia e ai testimoni di giustizia. 

Attualmente è docente di Teologia in alcune Università pontificie e Presidente della Fondazione nazionale antiusura "Interesse uomo". È stato Vicepresidente nazionale di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Vicepresidente nazionale della F.A.I. – Federazione Italiana delle Associazioni antiracket e antiusura e ha collaborato con la Commissione di studio sulla scomunica alle mafie presso il Dicastero Vaticano per il Servizio dello Sviluppo umano integrale. È coordinatore dell'IRFI (Istituto Ricerca e Formazione sulle Mafie) "Don Peppe Diana" presso la facoltà teologica di Napoli.

Gli ultimi suoi libri sono Ho incontrato Caino. Pentiti. Storie e tormenti di vite confiscate alle mafie, edito da Melampo nel 2016 e Lupare rosa. Storie di amore, sangue e onore, edito da Rubbettino nel 2019. Con Edizioni San Paolo nel 2022 ha pubblicato Dio ha le mani sporche. Il grido degli innocenti, le angosce dei carnefici, l'arroganza dei boss e nel 2024 Uno così. Giovanni Brusca si racconta.

 

 


Libri e società - Deglobalizzazione - Immagini di un mondo in frantumi di Nello Barile (Egea, 2025)

EGEA PRESENTA

 
Deglobalizzazione:
immagini di un mondo in frantumi
 

Nel suo nuovo saggio, il sociologo Nello Barile ripercorre le cronache di un mondo che sta andando in pezzi attraverso lo specchio del suo immaginario: da foto di cronaca e video iconici passando per film e serie tv.


Milano, ottobre 2025 – Dalla solitudine mediatica del Papa in una piazza San Pietro deserta durante il lockdown alle influencer russe che bruciano le loro borse Chanel all'indomani dello scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, fino al carnevale psichedelico e sedizioso di Capitol Hill: ci sono immagini iconiche che segnano le crepe di un mondo interconnesso, e che raccontano il tramonto della globalizzazione meglio di qualsiasi analisi economica. Nel suo nuovo libro "Deglobalizzazione – Immagini di un mondo in frantumi" (Egea, 2025), Nello Barile, sociologo dei media e docente all'Università IULM di Milano, costruisce una mappa visiva del presente: un atlante che attraversa crisi, simboli e linguaggi per capire come la globalizzazione si sia frantumata, trasformandosi in un sistema di frammenti, disuguaglianze e nuovi poteri.
La deglobalizzazione, scrive Barile, non è un semplice arretramento della globalizzazione, ma un processo culturale e simbolico: la disgregazione di un immaginario comune. Ogni grande crepa – dall'11 settembre alla guerra in Ucraina, passando per la crisi finanziaria, la Brexit, la pandemia – ha prodotto non solo conseguenze economiche e politiche, ma anche nuove immagini del mondo. In queste rappresentazioni, che oscillano tra realtà e finzione, si leggono i sintomi di un'epoca post-globale: il ritorno dei confini, la dissoluzione delle ideologie, la spettacolarizzazione del potere.
Nel saggio Barile intreccia sociologia dei media, filosofia politica e cultura visiva, mostrando come la globalizzazione abbia progressivamente consumato se stessa. La promessa di una rete globale e inclusiva si è trasformata in un mosaico di bolle comunicative e tribalismi digitali, in cui la tecnologia connette e allo stesso tempo isola.
L'autore ricostruisce il percorso della deglobalizzazione attraverso cinque snodi storici.
  • L'11 settembre, che segna la fine dell'innocenza globale e inaugura la politica della paura.
  • La crisi del 2008, che dissolve la fiducia nei mercati e apre la stagione del populismo economico.
  • La Brexit e l'emergenza migratoria, che riportano al centro il tema dei confini e delle identità.
  • La pandemia, che mostra la vulnerabilità del sistema globale.
  • La guerra in Ucraina, che unisce religione, propaganda e tecnologia in un conflitto che è insieme materiale e simbolico.
In questo percorso, la globalizzazione non scompare: si decompone e si replica in nuove forme di potere. Le piattaforme digitali, le grandi corporation tecnologiche e i regimi autoritari ibridi diventano i nuovi centri di controllo dell'immaginario mondiale.
Barile descrive una realtà attraversata da due grandi forze: il paradigma globalista, erede dell'utopia progressista e cosmopolita, e quello identitario, fondato su radici, confini e comunità chiuse.
Tra questi poli si muove una politica ridotta a spettacolo, dove il dissenso diventa intrattenimento e la verità si misura in like. È l'epoca della polarizzazione emotiva, in cui ogni opinione si traduce in un'immagine virale, ogni crisi in una narrazione estetica. Nella "guerra metafisica" tra visioni del mondo – quella secolarizzata dell'Occidente e quella spirituale e autoritaria che la sfida – la deglobalizzazione si manifesta come scontro di immaginari, prima ancora che di economie o ideologie.
In questo senso, il saggio si spinge oltre la geopolitica per indagare la dimensione culturale della deglobalizzazione. La cultura popolare diventa un campo di battaglia tra modelli opposti: la Netflix Society e la Retrotopia, la Cancel Culture e i nuovi nazionalismi religiosi. O, in ultima istanza, il pensiero Woke – progressista e inclusivo, spesso ad ogni costo – e la reazione che gli si oppone, nostalgica e difensiva, che cerca rifugio nel mito del passato se non nelle ideologie suprematiste. Che si tratti di una marcia forzata verso il futuro o della fuga in un passato idealizzato, la corsa sembra comunque condurre all'interno di prigioni in cui rinchiudere un mondo che ha smarrito il suo equilibrio.
In questo scenario conflittuale, la rete non connette ma isola: moltiplica le voci ma dissolve la comunità, trasformando l'individuo in un nodo autoreferenziale di un sistema che alimenta sé stesso. È l'universo di "The Young Pope" e di "Stranger Things", dove la solitudine del potere e la paura dell'ignoto diventano metafore di un'umanità iperconnessa ma incapace di comunicare davvero.
Parallelamente, la contro-cultura viene svuotata e convertita in spettacolo. La ribellione diventa estetica, la critica un marchio: l'immaginario della protesta – dai graffiti di Banksy ai mural di Jorit – è assorbito dalla macchina mediatica che trasforma ogni gesto di dissenso in contenuto condivisibile.
La Silicon Valley, un tempo simbolo del progresso libertario, è oggi l'emblema del nuovo feudalesimo digitale: dal progressismo utopico della rete, insomma, al feudalesimo delle piattaforme. Il potere non è più solo economico o politico, ma cognitivo, esercitato attraverso algoritmi, sorveglianza e persuasione invisibile. È il preludio alla società artificiale, dove l'intelligenza artificiale e le tecnologie predittive diventano la nuova metafisica del potere: un sistema che promette efficienza e sicurezza in cambio di autonomia, immaginazione e libertà critica. Neanche fossimo in una puntata di "Black Mirror".
"Riflettere sulla deglobalizzazione non vuol dire certo assecondare i partiti sovranisti e populisti nel loro approfittare delle grandi crisi per fare incetta di voti", scrive Barile. "Vuole dire in primis ripensare il modello della globalizzazione che ha tradito molte delle sue promesse, ma vuole anche ammonire sui possibili rischi di una transizione verso un nuovo ordine globale dominato da megaorganismi e poteri autocratici, o meglio tecnototalitari, che tenteranno di far sopravvivere pezzi di globalizzazione funzionali al proprio tornaconto".
 
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Nello Barile, sociologo, allievo di Alberto Abruzzese, insegna Sociologia dei media e Sociologia della moda presso l'Università IULM di Milano. È autore di numerosi libri e articoli pubblicati in Italia e all'estero, tra cui Brand Renzi. Anatomia del politico come marca (2014) e Il marchio della paura. Immagini, consumi e branding della guerra all'Occidente (2016), entrambi editi da Egea.

DATI TECNICI:
"Deglobalizzazione – Immagini di un mondo in frantumi" di Nello Barile
Egea, 2025  – pp. 144 – 16 euro