mercoledì 24 aprile 2024

RAI PLAY BOOKS GLI ARGANI MAGGIORI DEI TAROCCHI-L'INNAMORATO

 

PLAY BOOKS

Una Produzione Rai Contenuti Digitali e Transmediali

GLI ARCANI MAGGIORI DEI TAROCCHI

L’Innamorato

Dal 25 aprile in esclusiva su RaiPlay

La nuova edizione dell’original dedicato al mondo dell’editoria


 La vita è fatta di scelte, di bivi che come porte, si aprono verso destini diversi. Il momento di esitazione davanti a due strade, è raffigurato nei tarocchi dalla carta dell'Innamorato, il protagonista della nuova puntata di Play Books, la produzione Rai Contenuti Digitali e Transmediali dedicata agli amanti dei libri e della lettura, disponibile da giovedì 25 aprile su RaiPlay.

A introdurre il tema è la filosofa Ilaria Gaspari che, descrivendo la carta dell’Innamorato, si sofferma sui sentimenti di amore e passione, sui dilemmi emotivi e sulla ricerca di un equilibrio tra cuore e mente. Interrogativi e tensioni che si ritrovano nei versi di «Metroromantici III» dei “Poeti der trullo”, il collettivo poetico romano di cui ancora oggi nessuno conosce la vera identità: un movimento letterario che non ha pudore nel definirsi romantico e vuole essere racconto corale di una città. Ma davvero l’amore romantico è superiore rispetto agli altri? E davvero si può essere felici solo in due? Con “Un poliamore così grande” la psicologa Dania Piras sfida questa idea e apre nuove prospettive sulle relazioni. In modo analogo, nel romanzo “La coppia felice” la scrittrice irlandese Naoise Dolan indaga sulle contraddizioni delle relazioni sentimentali. Il graphic novel scelto da Zuzu è “All the Love I Can Get” di Tommi Parrish, una storia struggente sull’incapacità contemporanea di stringere relazioni sincere. Di dubbi, amorosi ed esistenziali, è ricco anche il romanzo “Yellow hearts” di Cristina Chiperi, scelto dalla booktoker Maggie. Mentre Claudio Morici, fa rivivere al pubblico la tumultuosa e folle storia d’amore tra Francis Scott Fitzgerald e Zelda Sayre.

Giulia Anania recupera una delle collaborazioni artistiche più originali e sorprendenti, quella tra Pier Paolo Pasolini e Domenico Modugno da cui “Cosa sono le nuvole?”, poesia in musica di struggente bellezza. Nello spazio realizzato in collaborazione con il Premio Strega Poesia, Laura Pugno propone una poesia di Lello Voce tratta dalla raccolta “Razos”, un omaggio alla tradizione dei trovatori medievali con cui nacque la lirica d’amore in Occidente. Gioia Salvatori propone invece “Ti ho sposato per allegria” di Natalia Ginzburg, una commedia scritta negli anni del boom economico ma che ha ancora molto da dire sul matrimonio, la famiglia, i ruoli e le aspettative sociali.

Infine nello spin off “Extra Books”, Vittorio Castelnuovo incontra Gianrico Carofiglio che nel giallo "L'orizzonte della notte" conferma la sua duttilità di autore e racconta del duraturo amore per la scrittura e per la varietà dei generi narrativi. 


Play Books, produzione Rai Contenuti Digitali e Transmediali, è disponibile al link

https://www.raiplay.it/programmi/playbooks

DISNEY+ | STATION 19 | DAL 9 MAGGIO LA STAGIONE FINALE IN STREAMING

STATION 19
LA STAGIONE FINALE DELL'ICONICA SERIE DRAMA

DEBUTTERÀ IL 9 MAGGIO SU DISNEY+


Disney+ ha annunciato che la stagione finale di Station 19 debutterà il 9 maggio sulla piattaforma streaming.
 
Nel primo episodio della settima stagione, "Il lavoro di questa donna", Andy assume il comando della caserma mentre la vita di Jack è in bilico. La squadra è chiamata a intervenire su un caso di ostaggi. Natasha lotta per la sua carriera e Maya e Carina fanno una scelta.
 
Station 19 segue un gruppo di eroici vigili del fuoco di Seattle che mette in gioco le loro vite e i loro cuori. Dai produttori esecutivi di Grey's Anatomy, Scandal e Le regole del delitto perfetto, la serie racconta il mondo difficile e talvolta straziante dei più coraggiosi vigili del fuoco della città e il forte legame che li unisce.
 
Station 19 è interpretato da Jaina Lee Ortiz (Andy Herrera), Jason George (Ben Warren), Boris Kodjoe (Robert Sullivan), Barrett Doss (Victoria Hughes), Jay Hayden (Travis Montgomery), Danielle Savre (Maya Bishop), Stefania Spampinato (Carina DeLuca), Carlos Miranda (Theo Ruiz), Josh Randall (Sean Beckett) e Merle Dandridge (Natasha Ross).
 
La serie è prodotta da ABC Signature. Peter Paige e Zoanne Clack sono showrunner e produttori esecutivi. Creata da Stacy McKee, Shonda Rhimes e Betsy Beers sono i produttori esecutivi della serie. ABC Signature fa parte dei Disney Television Studios.
 
I 10 episodi della settima stagione arriveranno a cadenza settimanale su Disney+ in Italia. Le sei stagioni precedenti  sono disponibili sulla piattaforma streaming.

Gargantua di Antonio Pascale - Storia del cibo dalla fame all’abbondanza

GARGANTUA

Storia del cibo dalla fame all'abbondanza

Scritto e narrato da Antonio Pascale



Storielibere presenta la nuova serie podcast "Gargantua - Storia del cibo dalla fame all'abbondanza" in cui Antonio Pascale, scrittore (La città distratta, La manutenzione degli affetti, La foglia di fico), giornalista e autore tv, racconta la storia del cibo e dell'umanità attraverso il prisma dell'agricoltura. 

La serie, composta da sei episodi, racconta come l'agricoltura abbia plasmato il mondo offrendo una prospettiva innovativa che getta una nuova luce sulla nostra comprensione del passato e del futuro del cibo. Antonio Pascale presenta il grano come la pianta che ha segnato una linea di demarcazione molto precisa tra il paese della fame e quello dell'abbondanza. Il paese della fame è durato all'incirca 10.000 anni, quello dell'abbondanza è cominciato quando siamo riusciti a produrre più grano. Riflettendo su questa trasformazione, sui suoi benefici e sugli inevitabili costi, L'autore ci porta a ragionare sulla sfida che stiamo affrontando oggi: quella per garantire un futuro sostenibile per tutti.

"Facciamo questo podcast perché vogliamo ribaltare due vecchi insulti: braccia rubate all'agricoltura e ma vai a zappare la terra." Ha dichiarato Antonio Pascale, aggiungendo, "prima di tutto perché se chiedete a chi insulta la differenza tra zappa e vanga non ne è a conoscenza.  E poi perché per migliaia di anni, anonimi contadini hanno zappato e vangato, si sono occupati di fare crescere come potevano e con gli scarsi mezzi del tempo poche e utili colture, contribuendo così, stagione dopo stagione, a migliorare la cultura agronomica. È un dato di fatto, ignorato dai più: la storia del mondo poggia sulla storia dell'agricoltura. Dunque questo podcast è dedicato a chi ha costruito il mondo e a chi nel futuro se ne occuperà, ancora meglio".

In ogni episodio, al fianco di Antonio Pascale, sono presenti esperti del settore e voci autorevoli come Maria Lodovica Gullino, Roberto Defez, Vittoria Brambilla, Deborah Piovan e Alberto Grandi. Grazie ai loro interventi si esplorano i diversi aspetti della relazione tra l'agricoltura, il cibo e l'umanità. Pascale analizza insieme a loro l'impatto delle innovazioni agricole del Novecento, esaminano i costi e le soluzioni della trasformazione agricola moderna e guardano al futuro del cibo discutendo delle diverse possibilità che si prospettano per noi che vanno dell'agricoltura spaziale e al ritorno alla terra.

La serie è realizzata con il supporto non condizionante di Agrofarma - Federchimica e Assofertilizzanti – Federchimica. Come dichiara Paolo Tassani, Presidente di Agrofarma, "Siamo entusiasti di collaborare alla realizzazione di questo progetto, che offrendo una rappresentazione più veritiera del mondo agricolo e degli agricoltori stessi, fornisce agli ascoltatori anche elementi utili a valutare, in maniera più critica, la frequente associazione dell'utilizzo della chimica in agricoltura solo a pratiche negative per l'ambiente." "Purtroppo" – continua Giovanni Toffoli, Presidente di Assofertilizzanti – "ci troviamo spesso di fronte a contenuti fuorvianti, che non solo riportano informazioni superficiali e inesatte, ma forniscono anche un'immagine distorta della nostra agricoltura, non riconoscendo l'enorme lavoro svolto dai nostri agricoltori per produrre ogni giorno cibo sicuro e di qualità."

Gli episodi saranno pubblicati a partire dal 23 aprile, ogni due settimane, sempre di martedì, su tutte le piattaforme d'ascolto gratuite, come Spotify, Apple Podcasts e Amazon Music e sul sito di storielibere.fm

———————————————

Antonio Pascale, scrittore, saggista, autore televisivo e da 30 anni ispettore agrario presso il Masaf. Dirige Agrifoglio, il sito del Foglio che si occupa di innovazione in Agricoltura ed è direttore del festival Coltivato, il primo festival dedicato all'agricoltura.

------------------------------

Per ascoltare Gargantua - Storia del cibo dalla fame all'abbondanza: 

Ascolta su Spotify: https://bit.ly/gargantua_spotify

Ascolta su Apple Podcasts: https://bit.ly/gargantua_apple

Ascolta su Amazon Music: https://bit.ly/gargantua_amzmusic

Ascolta su Storielibere: https://storielibere.fm/gargantua/

------------------------------

Storielibere è una piattaforma editoriale di podcast audio affidata a narratori autorevoli, punti di riferimento nei propri ambiti e per i temi trattati. 

Scritto a voce significa vissuto, raccontato, trasmesso, con la qualità della buona scrittura e la capacità di coinvolgimento della voce e dei suoni. 

La piattaforma è stata fondata nel 2018 e sino ad oggi ha pubblicato oltre 100 serie originali superando i 24,5 milioni di download


Agrofarma
è l'Associazione di Federchimica che rappresenta le imprese del comparto degli agrofarmaci, i prodotti utilizzati in agricoltura per la protezione delle colture e per la produzione di cibo sicuro e sostenibile e rispettoso dell'ambiente.

Assofertilizzanti è l'Associazione di Federchimica che rappresenta i produttori di fertilizzanti, i prodotti che forniscono il necessario nutrimento alle piante e preservano la fertilità del terreno, garantendo una maggiore produttività delle colture.

KAWABATA HA UNA NUOVA CASA: GLI OSCAR MONDADORI


KAWABATA HA UNA NUOVA CASA:


GLI OSCAR MONDADORI


Il premio Nobel giapponese Kawabata Yasuna ritrova una nuova casa negli Oscar Mondadori, editore scelto dall'agenzia Wylie come riferimento per le pubblicazioni in italiano. Se prima le sue opere erano pubblicate da diversi marchi editoriali - Einaudi, Adelphi, Guanda e altri - d'ora in avanti non sarà più così.

Negli Oscar Moderni è stata per l'occasione messa a punto una uniform edition che valorizza toni e temi delle sue opere. Sempre più vasto, infatti, è il pubblico dei lettori che si rivolgono al mondo letterario giapponese ma anche al gusto estetico dell'Estremo Oriente. Le illustrazioni di copertina sono scelte di volta in volta tra le opere di artisti giapponesi contemporanei come Ryo Takemasa, Kaori Someya, Miki Katoh, Masao Ido; sul dorso dei volumi il nome dell'autore è scritto anche in ideogrammi e sulla fascetta compare il sigillo del suo nome (il sigillo in ceralacca rossa è un elemento tipico del mondo giapponese). Alzando poi la fascetta, l'illustrazione campeggia a tutta pagina e rivela particolari sorprendenti.

Ciascun volume è accompagnato da una postfazione originale di voci giapponesi e voci italiane, di critici oppure di scrittori, del recente passato o contemporanei. Ogni volume è arricchito da una cronologia della vita di Kawabata (a cura di Asuka Ozumi) e da uno specifico glossario.

Titoli previsti nel 2024

23 aprile


La casa delle belle addormentate l'edizione Oscar si rifà all'edizione Shinchosa del 1967 ed è quindi più ricca delle edizioni precedenti poiché contiene anche i racconti Il braccio e La bellezza sfiorisce presto. Postfazione Mishima Yukio, traduzioni di Mario Teti e Ornella Civardi.

Oscar Moderni, 216 pagine, 13 euro

                           

La danzatrice di Izu l'edizione Oscar si rifà all'edizione Shinchosa del 1950 ed è quindi diversa dalla precedente edizione italiana. Oltre al racconto eponimo, ne contiene anche altri tre: Uccelli e altri animali, Locandatermale, Lirica. Postfazione di Mishima Yukio; traduzioni di Antonietta Pastore, Lydia Origlia, Maria Teresa Orsi e Mario Teti.

Oscar Moderni, 180 pagine, 13 euro


Il lago, postfazione di Kakuta Mitsuyo, traduzione di Lydia Origlia

Oscar Moderni, 156 pagine, 13 euro


In autunno ancora negli Oscar Moderni:


Prima neve sul Fuji, postfazione e traduzione di Giorgio Amitrano

Il paese delle nevi, traduzione e postfazione di Giorgio Amitrano

Bellezza e tristezza, traduzione di Atsuko Ricca Suga, postfazione di Mishima Yukio

DISNEY+ | DIANE VON FURSTENBERG: WOMAN IN CHARGE | DAL 25 GIUGNO IN STREAMING

DIANE VON FURSTENBERG: WOMAN IN CHARGE
LE PRIME IMMAGINI DEL DOCUMENTARIO
IN ARRIVO IL 25 GIUGNO IN ESCLUSIVA SU DISNEY+

Disney+ ha svelato in anteprima cinque immagini del documentario Diane von Furstenberg: Woman in Charge. Diretto dalla regista due volte premio Oscar Sharmeen Obaid-Chinoy e da Trish Dalton, il film sarà presentato in anteprima mondiale al Tribeca Festival 2024 durante la serata d'apertura. Diane von Furstenberg: Woman in Charge debutterà il 25 giugno su Disney+ in Italia e a livello internazionale e su Hulu negli Stati Uniti.
 
Uno sguardo inedito sulla vita irrefrenabile di una luminare della cultura. In un momento in cui l'uguaglianza di genere e la questione femminile sono in primo piano, la vita di Diane von Furstenberg è un esempio di empowerment, resilienza, imprenditorialità e stile. Con la sua caparbietà, Diane von Furstenberg è un'ispirazione per le donne. Non si è mai vista come una vittima del sessismo, ma ha abbracciato la sua femminilità in modo forte e profondo, tracciando un percorso per sua figlia e per la prossima generazione di donne.
 
Poche donne incarnano la gravitas, la grazia e il gusto di Diane von Furstenberg. Cittadina del mondo e figlia di un sopravvissuto all'Olocausto, la sua storia e il suo operato sono stati di grande aiuto per molte persone in tutto il mondo. Nel 1974, Diane von Furstenberg ha trasformato non solo il suo destino, ma anche quello di innumerevoli donne con l'introduzione dell'iconico "wrap dress", un capo unico che ha conferito immediatamente stile e sicurezza a chi lo indossava, indipendentemente dalle proprie forme, dal background o dallo status.
 
Alla vigilia della sua mostra retrospettiva, che segna i 50 anni di carriera, Diane von Furstenberg riflette sul suo percorso pionieristico in un regno dominato dagli uomini, che l'ha portata a costruire un multimilionario impero della moda e a sfidare lo status quo con l'audace domanda "Perché una donna non può fare ciò che fa un uomo?".
 
Con risoluta determinazione, ha affrontato diverse sfide: è stata una donna single in grado di gestire una carriera, crescere due figli e affrontare coraggiosamente il cancro. Niente l'ha fermata, anzi, gli ostacoli hanno alimentato la sua missione: ispirare le donne di tutto il mondo a perseguire con uguale passione i propri obiettivi e a progettare la propria vita. Diane von Furstenberg è nata per essere una donna al comando e per ispirare altre donne a prendere in mano il proprio destino.
 
Diretto da Sharmeen Obaid-Chinoy e Trish Dalton, il film è prodotto da Fabiola Beracasa Beckman, Tracy Aftergood, Sean Stuart, Sharmeen Obaid-Chinoy e Trish Dalton. Una produzione Sutter Road Picture Company e Particle Projects/Fabiola Beracasa Beckman Media.

martedì 23 aprile 2024

Teatro Sistina: Rugantino in scena da venerdì 3 maggio



 

AL TEATRO SISTINA TORNA LA MASCHERA DI "RUGANTINO"

con Serena Autieri e Michele La Ginestra



Per la gioia del pubblico rivive una pagina indimenticabile della lunga e gloriosa storia del Teatro Sistina: dopo il successo delle scorse Stagioni, dal prossimo 3 maggio, sarà di nuovo in scena, con la supervisione di Massimo Romeo Piparo, la maschera amara e dissacrante di "Rugantino" dei mitici Garinei & Giovannini. Lo spettacolo, che fonde mirabilmente tradizione e modernità, viene presentato nella sua versione storica originale, con la regia di Pietro Garinei, le splendide musiche del M° Armando Trovajoli, le preziose scene e i bellissimi costumi originali firmati da Giulio Coltellacci: un imperdibile ritorno alle radici e un'occasione per riscoprire un classico del teatro musicale italiano.

 

Sul palco, la splendida Serena Autieri, ancora una volta straordinaria interprete dell'intrigante personaggio di Rosetta, donna bella altera e irraggiungibile, che fa battere il cuore di Rugantino, un ruolo in cui l'attrice napoletana dà prova di grande maturità artistica. Al suo fianco, Michele La Ginestra, che torna a vestire i panni del celebre personaggio. Nel ruolo di Eusebia e Mastro Titta, Edy Angelillo e Massimo Wertmuller.

 

Ancora una volta, dunque, il palcoscenico si trasformerà nella Roma papalina ottocentesca grazie a una storia commovente, ironica e nostalgica, in cui brillano personaggi scritti magistralmente, che emozionano e fanno ancora riflettere. E, seguendo le vicende di Rugantino, chiacchierone e sbruffone dall'animo nobile e dalla impareggiabile verve, fino al triste ma edificante epilogo, il pubblico tornerà a cantare successi famosi in tutto il mondo e che non subiscono lo scorrere del tempo, da "Roma nun fa la stupida stasera" a "Ciummachella" a "Tirollallero" sulle musiche del Maestro Armando Trovajoli.

 


La trama:

Roma, 1830, sotto il papato di Pio VIII: Rugantino, giovane popolano un po' spaccone e nullafacente, vive di espedienti aiutato da Eusebia, che lui spaccia per sua sorella. I due riescono a ottenere vitto e alloggio prima di un anziano prelato che quando muore non lascia loro nulla, poi dal boia dello Stato Pontificio Mastro Titta, che si innamora di Eusebia e ne è presto ricambiato. Rugantino invece brucia di passione per la bella Rosetta, moglie del violento e gelosissimo Gnecco Er Matriciano, e scommette che riuscirà a sedurla prima della Sera dei Lanternoni. Dopo varie peripezie e stratagemmi, Rugantino seduce la ragazza ma imprevedibilmente se ne innamora: per questo in un primo momento non fa parola con gli amici della sua impresa, poi però cede alla vanagloria ferendo i sentimenti di Rosetta. Quando Gnecco viene ucciso da un criminale, Rugantino si fa trovare accanto al cadavere e si autoaccusa dell'omicidio, affermando di aver compiuto il fatto per amore di Rosetta. Il protagonista, imprigionato e condannato a morte, sarà giustiziato da Mastro Titta: forte dell'amore di Rosetta, Rugantino dimostrerà affrontando la morte di essere un vero uomo.

 


www.ilsistina.it

 


Teatro Sistina

Dal 3 maggio 2024

 

"RUGANTINO"

Commedia Musicale di Garinei e Giovannini

scritta con Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa

Collaborazione artistica di Gigi Magni

Scene e Costumi originali di Giulio Coltellacci

Musiche di Armando Trovajoli

Versione storica originale

Regia di Pietro Garinei

Supervisione di Massimo Romeo Piparo

 

con

Serena Autieri, Rosetta

Michele La Ginestra, Rugantino

Massimo Wertmuller, Mastro Titta

Edy Angelillo, Eusebia

 

e con

Giulio Farnese, nel ruolo di Don Niccolò

Marco Rea, Gnecco

Alessandro Lanzillotti, Bojetto

Matteo Montalto, Serenante/Calascione

Alessandro La Ginestra, Scariotto

Tonino Tosto, Cardinal Severini

Brunella Platania, Donna Marta

Gerry Gherardi, Don Fulgenzio Burinello

Monica Guazzini, La Gattara

Gloria Rossi, Donna Letizia

 

Ensemble

Valentina Bagnetti

Martina Bassarello

Nicolò Castagna

Raffaele Cava

Francesco Consiglio

Ilaria Ferrari

Rocco Greco

Sebastiano Lo Casto

Alessandro Lo Piccolo, Gendarme

Rossella Lubrino

Francesco Miniaci, Gendarme

Giovanni Papagni

Fatima Rosati

Fabrizia Scaccia

Denis Scoppetta

Rossana Vassallo




Fotografia a Roma : Lo sguardo sottratto Gli scatti di Stefano Cioffi alla Casa dell'Architettura - Acquario Romano / dal 9 al 23 maggio

 Casa dell'Architettura - Acquario Romano

 

LO SGUARDO SOTTRATTO
paesaggi di cave
Fotografie di Stefano Cioffi
A cura di Maria Grazia Cianci
 
"Quando iniziai a interessarmi ai paesaggi attorno ai luoghi di estrazione
non avevo minimamente sospettato che l'oggetto della mia indagine
sarebbe diventato motivo della mia ammirazione.”
Stefano Cioffi

 
Fino al 23 maggio 2024 – dal lunedì al sabato h 10/19 – ingresso libero
 

L’ Ordine degli Architetti di Roma e La Casa dell’Architettura presentano la mostra fotografica di Stefano Cioffi, “Lo sguardo sottratto”.
L’esposizione, che raccoglie 22 scatti inediti, si terrà presso il complesso monumentale dell’Acquario Romano a Piazza Manfredi Fanti a Roma con apertura al pubblico dal 9 al 23 maggio 2024, dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle 19.

 

LA MOSTRA. Lo sguardo sottratto è un progetto espositivo che racconta il paesaggio attorno alle le cave italiane, da nord a sud, dal Trentino alla Sicilia, realizzato in collaborazione con il Master di Paesaggio OPEN del Dipartimento di Architettura dell’Università di Roma Tre.
Crateri, voragini, gallerie, trasformazione dello spazio e della materia. Le cave sono parte di un paesaggio che da secoli modella i volumi della terra creando relazioni diverse fra le forme di quel luogo, dall'azione dell'uomo sono sorte tante, diverse architetture naturali che oggi noi tutti riconosciamo come elementi caratterizzanti e unici di quei luoghi. Pensiamo semplicemente ai terrazzamenti delle Alpi Apuane, alle architetture di Favignana, alle scene dantesche della val di Cembra, ogni trasformazione ci regala un’allusione diversa.
Il paesaggio delle cave diviene così un universo di suggestioni dove la natura e l'opera umana si fondono in una danza eterna tra creazione e sottrazione. Le cave, con le loro pareti scolpite e le profondità che si aprono verso l'ignoto, offrono un'esperienza visiva e sensoriale unica, invitando chi le osserva a immergersi in un mondo di meraviglia e mistero. È proprio questa la linea narrativa di Stefano Cioffi, raccontare il passaggio da luogo di scarto a luogo dal fascino insospettabile. 

 

I LUOGHI. Asiago (VI), cave di marmo rosa; Trani (BAT), cave di pietra di Trani; Favignana (TP), cave di tufo; Vitorchiano (VT), cave di peperino; Custonaci (TP), cave di marmo; Duino Aurisina (TS), cave di marmo; Carrara (MC), cave di marmo; Tivoli (RM), cave di travertino;  Apricena (FG), cave di marmo; Riano (RM), cave di tufo; Sambuca di Sicilia (AG), cave di tufo; Nepi (VT), cave di tufo; Val di Cembra (TN), cave di porfido; Arzachena (SS), cave di marmo.
 
NOTE DEL CURATORE E DELL’ARTSTA. Come racconta la curatrice della mostra Maria Grazia Cianci: “Le sue fotografie raccontano proprio l'ambivalenza di questi paesaggi fuori dal comune, sono anche capaci di evocare altri luoghi e trasportarci indietro nel tempo. Osservando le sue foto sembra di rivivere ambientazioni orientali, o di sentirci immersi in siti archeologici, o in luoghi lontani o in architetture della classicità antica. Le geometrie che le immagini mettono in risalto sono gli assi cartesiani della cultura di quel luogo, il passato e il presente, stratificazione della sua storia, ricchezza inestimabile da abitare e godere con gli occhi della nostra contemporaneità.”
 

Aggiunge Stefano Cioffi: “Ho fotografato cave italiane in tutto il Paese. Distanze enormi, sentimenti identici. La mano dell’uomo ha scavato, ha tolto, ha sottratto, ha violentato la terra e trasformato quegli orizzonti. Entrando dentro queste ferite sanguinanti ho capito che la natura ha previsto non solo un passato, la natura ha previsto anche un presente, e un futuro in costante evoluzione. Il luogo di cava ha un suo corso di vita, c’è un prima, c’è un dopo. Terminata la vita passiva sotto l’esercizio di controllo aggressivo dell’uomo, la terra sventrata e abbandonata riprende una vita propria, attiva, rinasce dalle sue polveri, si trasforma e ricompone un palcoscenico tutto nuovo”.

 

Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico “finalizzato alla raccolta di Proposte progettuali per la realizzazione di eventi, manifestazioni, iniziative e progetti di interesse per l’Amministrazione capitolina di rilevanza cittadina” promosso da Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
La mostra è ideata e promossa da Accademia Italiana del Flauto, Università di Roma Tre/ Dipartimento Architettura/Master Paesaggio “Open”, Casa dell’Architettura di Roma, Ordine degli Architetti di Roma.


 

LO SGUARDO SOTTRATTO. Mostra fotografica di Stefano Cioffi
Dal 9 al 23 maggio | ingresso libero lun—sab | ore 10—19 → primo anello
Casa dell’Architettura | piazza Manfredo fanti, 47 – Roma
Ufficio stampa: Fabiana Manuelli


 

Stefano Cioffi è nato a Napoli, vive e lavora a Roma. È stato più volte chiamato a esporre per sedi museali italiane e all’estero, in Francia, Svizzera, Germania, Belgio, Stati Uniti e Giappone. Collabora con il quotidiano “La Stampa” e con “la Repubblica” per il quale ha curato oltre trecento gallerie con ritratti di musicisti e attori. “Nelle mie corde c’è il paesaggio, la mia è un’indagine nascosta nelle aree dimenticate, nello spazio che l’uomo crea e poi abbandona e la natura si riprende”. Dal 2013 cura il workshop di fotografia del paesaggio all’interno del master OPEN del dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre. È stato professore a contratto di Teorie e tecniche della fotografia al dipartimento di Discipline umanistiche, sociali e delle imprese culturali dell’Università di Parma.
Nel 2015 ha presentato il suo primo lungometraggio documentario Lotto 6A, storia di una strada millenaria. Nel 2018 ha girato il cortometraggio Senza Corpo per il quale è stato finalista al
premio David di Donatello 2019, è stato premiato quale miglior cortometraggio al Festival Internacional de Cine de Alicante (Spagna) e come miglior regista al VII film festival Smallmovie di Calcinaia (PT). Nel 2020 ha girato il documentario La quarantena pontina e Caligola in quarantena. Storia di uno spettacolo mai andato in scena. Nel 2021 ha scritto e diretto il documentario Trentanni.
Ha pubblicato i seguenti libri fotografici:
Stillwaiting, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2012.
62km. L’acqua nascosta del Tempo, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2013.
L’urlo indifferente, Edizioni Osiride, Trento 2015.
La silente anarchia della natura / The Silent Anarchy of Nature, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2017.
Una voce ti accarezza il cuore, 2020, Edizioni Riverberi Sonori, Roma 2020.
L’ombra della città / The Shadow of the City, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2021.

 

RAI TOUCH IMPRONTA DIGITALE- A CANNES PER SCOPRIRE I SISTEMI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE UTILIZZATI PER I PROSSIMI GIOCHI OLIMPICI DI PARIGI- CALCIO, TENNIS, ATLETICA E SPORT ELETTRONICI

 

Rai Contenuti Digitali e Transmediali

TOUCH-IMPRONTA DIGITALE


Sport e Tecnologia

A Cannes per scoprire i sistemi di intelligenza artificiale utilizzati nei prossimi giochi olimpici

Dal 24 aprile su RaiPlay



In che modo la tecnologia sta trasformando il mondo dello sport? Cercheremo di scoprirlo nella prossima puntata di “Touch - Impronta Digitale”, disponibile da mercoledì 24 aprile su RaiPlay.

Fjona Cakalli, divulgatrice di tecnologia tra le più autorevoli in Italia e conduttrice del programma, è andata a Cannes per incontrare gli esperti di Intel - il colosso americano dei microchip - e scoprire in anteprima i sistemi di intelligenza artificiale utilizzati nei prossimi giochi olimpici di Parigi. Si tratta di sistemi che giocano un ruolo fondamentale nella preparazione degli atleti, per massimizzare i risultati degli allenamenti e migliorare le performance in gara. Per capire come l'AI abbia rivoluzionato anche il tennis, aiutando campioni come Jannik Sinner a migliorare i propri colpi, prevenire gli infortuni e ottenere il perfetto setup della racchetta grazie al sistema chiamato “Hypertennis”, l’influencer Momoka Banana è stata a Torino, in un campo di allenamento ATP. La “cosplayer” Antonella Arpa ha incontrato invece l'ex-calciatore Bernardo Corradi, che insieme a Christian Vieri, ha inaugurato a Milano PLB World un’accademia di sport elettronici, in cui i nuovi talenti dei videogames si allenano e si sfidano come veri atleti.

Protagonista della rubrica “social star” è Lisa Offside, giovane tifosa di calcio che ha ideato un nuovo modo di raccontare il suo sport preferito.

Come sempre, ad accompagnare le altre inviate, anche la pop-filosofa Lucrezia Ercoli e Iaia, la 'giornalista' creata dall'intelligenza artificiale, con le ultime novità tecnologiche applicate allo sport.


Touch - Impronta Digitale”, attraverso suggestivi reportage dall’Italia e dall’estero presentati da una squadra di giovani inviate, vuole raccontare in chiave “pop “le innovazioni apportate dalla tecnologia nella vita quotidiana.


Touch - Impronta Digitale”, realizzato con la collaborazione straordinaria di Duccio Forzano, è prodotto da Rai Direzione Contenuti Digitali e Transmediali ed è disponibile su RaiPlay al link:

https://www.raiplay.it/programmi/touchimprontadigitale

PREMI FLAIANO - I PREMI FINALI DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE SCRITTURA E IMMAGINE

Premi Internazionali Flaiano
51 edizione

25° Festival internazionale Scrittura e immagine

 

Pescara - Cinema S.Andrea
18-20 aprile 2024

Tra i corti vince "Prova d'amore", diretto da Denis Nazzari, interpretato da Alessandro Haber e Nadia Bengala e con le musiche del Premio Oscar Nicola Piovani

 

Si è tenuta al cinema S. Andrea di Pescara dal 18 al 20 aprile la 25a edizione del Festival internazionale Scrittura e immagine, che premia i migliori cortometraggi all'interno della 51a edizione dei Premi Internazionali Flaiano, fondati nel 1973 da Edoardo Tiboni per onorare Ennio Flaiano e riproporre costantemente lo studio della sua opera. Sono quasi 2mila i cortometraggi arrivati da tutto il mondo, in particolare da Iran, Italia, USA, Spagna, Francia, India, Brasile, Russia, Inghilterra, Turchia per partecipare al Festival internazionale Scrittura e immagine, che ha premiato i migliori corti suddivisi per le 5 sezioni del Premio: Scrittura e Immagine, Animacorto, Spazio Abuzzo, Cortoambiente e Cortoscuola. Due le giurie chiamate a premiare i lavori. Una formata da esperti del settore quali: Carla Tiboni, presidente Premi Flaiano e presidente di giuria; Davide Campolieti, ideatore, 25 anni fa, del Concorso di cortometraggi ed esperto di cinema; Paolo Smoglica, giornalista e critico cinematografica, già responsabile della pagina culturale del quotidiano Il Centro; Romina Remigio, fotogiornalista del National Geographic; la videomaker Cristiana Mantenuto e Martina Corongiu, esperta di cinema e responsabile della sezione cinema Associazione culturale Flaiano. Una seconda giuria, formata da studenti delle scuole medie superiori, ha giudicato i corti delle sezioni Cortoambiente e Cortoscuola. La serata di premiazione del 20 aprile è stata presentata da Martina Riva, con la Presidente Carla Tiboni sul palco del festival.

 

Per la sezione "Scrittura e Immagine", riservata a cortometraggi italiani e stranieri a tema libero, appartenenti al genere fiction o documentaristico, e con premio in denaro di 1000 euro, vince il corto italiano "Prova d'amore", diretto da Denis Nazzari, interpretato da Alessandro Haber e Nadia Bengala, e con le musiche del Premio Oscar Nicola Piovani, che racconta di Gigi, un uomo maturo e innamorato della moglie, mentre le prepara la colazione. La motivazione del premio recita: "Per aver saputo mostrare come un amore profondo e totalizzante possa essere dimostrato in ogni più piccolo gesto quotidiano. È la prova d'amore di un sentimento che supera ogni barriera, fino a sconfinare nell'essenza più alta dell'empatia". E' stata anche assegnata una Menzione speciale assegnata al corto italiano "My name is Aseman", diretto a quattro mani da Ali Asgari e Gianluca Mangiasciutti, su una ragazza afghana che, quando le verrà data l'opportunità di mostrarsi al mondo,dovrà decidere quanto svelare di sé stessa. La motivazione del premio: "Con una premessa narrativa e un finale giornalistico, il corto, grazie al coraggio della protagonista di 'svelare' e denunciare la sua condizione, conduce lo spettatore a riflettere".

 

Per la sezione "Animacorto", riservata a cortometraggi realizzati con diverse tecniche d'animazione con premio in denaro di 500 euro, vince il messicano "Nube", diretto da Diego Alonso Sánchez de la Barquera, che racconta di Noma, nuvola bianca e gonfia, che si rende conto che sua figlia, nuvola oscura e tempestosa, rischia di piovere prematuramente. La motivazione del premio recita: "Nube è l'incontro di due narrazioni, la protezione verso la piccola nuvola e il racconto semplice di un evento che segue il suo naturale decorso. Ed è qui che troviamo la congiunzione: per quanto si possa prevedere e proteggere ciò che più si ha a cuore, accadrà sempre qualcosa che darà seguito al suo naturale cammino per poi fiorire".

 

Per la sezione "Spazio Abruzzo", riservata a cortometraggi realizzati e/o ambientati in Abruzzo e/o di registi abruzzesi, con premio in denaro di 500 euro, vince "Ciao Ma'", diretto da Carlo Montanari, con la seguente motivazione: "È la dimostrazione di quanto un dolore riesca a essere tangibile, tanto forte da estraniarti e farti vivere una realtà altra fatta di reali percezioni e vivide presenze".

Quattro i corti finalisti – provenienti da Italia, Ucraina, Turchia e Spagna - della sezione "CortoambienteLa tua città e l'ambiente", riservata a lavori che abbiano come argomento l'ambiente e la sua salvaguardia, l'eco-sostenibilità e l'inquinamento, con premio in denaro di 500 euro. La giuria, composta da 50 studenti delle scuole medie superiori, ha premiato "Plastic Ville" diretto a quattro mani da Ilaria Brandolese e Mara Piazzalunga, con la seguente motivazione: "Per aver saputo spiegare, attraverso l'originale punto di vista di una bottiglietta di plastica, l'importanza del riciclo in un mondo in cui l'inquinamento è sempre più dilagante. Divertente e comprensibile sia dagli adulti che dai bambini, il corto dimostra come un piccolo sacrificio possa realmente fare la differenza".

 

Sempre quattro i corti in finale nella sezione "Cortoscuola" riservata a lavori prodotti dalle scuole dell'infanzia, primaria, secondaria di I grado e secondaria di II grado, ad argomento libero e con premio in denaro di 200 euro e pubblicazione cinematografica. La giuria, composta da 50 studenti dell'Istituto tecnico statale Aterno-Manthoné e del Liceo Maior. Ha premiato "La Terra siamo noi" diretto da Giuseppe Peronace e realizzato dalla V A dell'Istituto Comprensivo VIA NICOLAI MARIA NICOLAI di Roma, con la seguente motivazione: "Perché ha un significato chiaro, che arriva diretto. Il fatto che sia recitato da bambini rende la visione ancora più piacevole, attraverso loro e le azioni della protagonista, riusciamo a capire che l'ambiente è fondamentale e se salviamo la Terra possiamo salvare anche noi. Giuseppe Peronace è collegato con noi…."

 

I Premi Internazionali Flaiano continuano quindi il loro percorso il 10 e l' 11 maggio con la seconda edizione del Festival di Fotografia "Flaiano fO", mentre il 22 giugno, il Premio Internazionale Flaiano di Poesia. Quindi, il Premio Internazionale Flaiano di Narrativa e Italianistica, che si tiene il 30 giugno e il Flaiano Film Festival, diretto da Riccardo Milanidal 1 al 6 luglio. La kermesse si chiude il 7 luglio al Teatro d'Annunzio di Pescara con il Premio Flaiano di cinema, teatro, televisione e giornalismo.

 

Per maggiori informazioni
www.premiflaiano.com