lunedì 18 luglio 2011

Alberto Donatelli, il Rocker artigiano

Alberto, tu stesso ti definisci un rocker artigiano: in cosa consiste questo “mestiere”? Consiste in una serie di incredibili, affascinanti e “faticose” attività. Da umile operaio, o artigiano appunto, della “mia” musica. Perché sono un "Rocker artigiano"? Beh, in questo periodo sto iniziando la preparazione del mio quarto album. Al 99,9% le prime 2 settimane di agosto (altro che mare, ferie sole e amore!) effettuerò le registrazioni. Certosinamente, mentre promuovevo il mio precedente disco (2009) ho scritto come sempre musiche e parole dei nuovi inediti. Nel frattempo cercavo il nuovo bassista nonchè arrangiatore delle nuove 11 canzoni: che di recente ho finito di provare in studio con la mia band. Contemporaneamente assieme a tre carissimi amici seguo anche la grafica del Cd, le foto e la preparazione del nuovo sito. Con altri fidati collaboratori mi occuperò della stampa, andrò in Siae per i permessi ed bollini di legge. Intanto sto cercando anche dei locali dove presentare il disco dal vivo e dove fare la distribuzione su Web e nei negozi. Senza dimenticare la valanga di e-mail e comunicati che sto iniziando lentamente a preparare per l’invio ai media! 100% tutto da autogestito ed “autonomo”. Beh, più artigiano di così !

Alberto è cresciuto a latte e musica: come nasce questa grandissima passione?
Nasce per “merito” dei famosi “NO” che aiutano a crescere. Non era proprio ben vista la mia idea di essere un cantautore, già quando avevo 15 – 16 anni. Per questa ragione, affettuosamente comunque, in famiglia si cercava di darmi una direttiva più saggia. Ma più accadeva e più mi incaponivo invece a voler scrivere musica e canzoni. Ma nel 1990 ci fu un evento fatale per me: vidi Vasco allo stadio Flaminio di Roma in uno dei suoi primi mega eventi da Dio del Rock: l’eccitazione, la gioia e l’emozione non mi hanno più abbandonato. Volevo, voglio e vorrò vivere della scrittura delle mie canzoni.

Il tuo primo singolo “Gli occhi di Alessia Merz” è diventato un piccolo cult nel 2001, anche per via del tuo numero inserito nel singolo e nel video. Quando hai iniziato a ricevere telefonate o sms, come l'hai presa? C'è stato qualcuno che ti ha infastidito o qualcuno che invece ti ha offerto delle proposte lavorative?
Beh, in verità è tutto più semplice di quanto si creda. A quel tempo (“Gli occhi di Alessia Merz” l’ho scritta a poco più di vent’anni!) frequentavo una ragazza che mi aveva colpito solo ed esclusivamente perché somigliava moltissimo ad Alessia Merz, in particolare il viso e gli occhi. Confesso infine che ero tra coloro che saltavano la scuola -di tanto in tanto- per andare negli studi dove registravano “Non è la RAI” per ammirare Alessia! Alla fine un po’ pensando ad Alessia, un po’ alla ragazza che frequentavo, ho scritto questa canzone, molto (forse troppo!) easy-listening! Molti mi hanno infastidito ma soprattutto perché pensavano fosse uno scherzo invece era il mio vero numero! Ricevere sms e telefonate è stato sempre divertente credimi, certo qualche idiota non è mancato! Infine è uscito qualcosa inerente al “Lavoro” ma nulla di trascendentale in effetti, giusto qualche serata live. E’ stato simpatico ma “duro” essere usato come video e brano per essere preso in giro sull’ormai defunta All Music e su Radio Rock.

Da quel primo lancio, sono passati ormai 10 anni: come si è evoluto Alberto in questo lasso di tempo?
“Eh già”…citando Vasco. 10 anni, sono volati, però nel mio piccolo “anche io, sono ancora qua”. Le difficoltà continuano, anzi, pare aumentino! Ma per mia fortuna da un po’ ho la consapevolezza di come “combatterle” e soprattutto ho la giusta prospettiva con cui guardarle. Prima non curavo molto i “Live” né il mio prodotto/canzoni e tentavo qualunque strada per andare nei network radio o in TV. Ora che ho capito bene chi sono, mi concentro totalmente sulle mie canzoni/Cd e sui concerti. Certo, sempre ben lieto di andare in radio e Tv, laddove si presentasse l'occasione. Ma come aspetto bilanciato e non predominante. Sono un Rocker, un cantautore, non un curatore di look, né un ufficio stampa. Un grande saluto e merito ai 3 “folli” musicisti (la band chiamata: il ROCKificio ) senza i quali non potrei far nulla di concreto e che da anni si danno da fare con me per il progetto discografico “Alberto Donatelli”: permettimi di citarli, ringraziarli anche qui e salutarli. Roberto Franzò (chitarra solista), Francesco De Chicchis (batteria) e Duccio Grizi (basso/arrangiamenti/cori).

Cosa è cambiato invece nel panorama discografico musicale italiano?
Non mi dilungo anche per non diventare retorico o sembrare “rosicone” (invidioso alla romana). Alcuni anni fa la lotta era tra un Vasco e Ligabue: dagli esordi sfolgoranti e che dopo 30 o 20 anni sono ancora qui. E chi non arrivava a così tanto è oggi un grande ad ogni modo, come Massimo Priviero o un Alessandro Bono che solo un male incurabile ha eliminato dalla scena. O come per il BOSS o Bon Jovi negli Usa. Oggi vediamo un “piccolo” genio come Moltheni costretto a dire addio alla sua carriera per mancanza di spazio e come accendo la radio (cosa sempre più rara) si ascoltano solo i Modà, Marco Carta & co. E’ cambiato vertiginosamente il voler rincorrere il piattume perché è un terreno più comodo e quindi più frequentato: genera più riscontri. E facili consensi. Amen. Grave anche il fatto che se hai una cover band o una Tribute band, hai molte oiù possibilità di suonare nei locali, mentre da semi sconosciuto se vuoi proporre i tuoi brani, o non c’è posto o devi pagare lo spazio “promozionale” nel locale, oppure bene che ti va, devi portare tu il pubblico. Io sono un rocker non un PR.

Nel novembre di quest'anno uscirà il tuo 4° album: puoi darci qualche anteprima?
L’anteprima è che se non riuscirò a far rispettare i tempi di alcune questioni burocratiche forse la pubblicazione potrebbe dover slittare di minimo uno e spero massimo tre mesi. Ma sono sereno perchè nessuno si strapperà i capelli. Autoironia a parte, posso anticiparti che ci saranno 11 inediti più una sorpresa e –sicuramente- un mio brano a cui sono legatissimo: “8 Stagioni”, completamente remasterizzato, più “Rock” e totalmente ricantato. Il titolo è quasi sicuro ma ho piccoli dubbi: è comunque la citazione di un concetto bellissimo che mi ha aiutato a superare gli ultimi 2 anni di difficoltà “discografiche” ed è opera di un noto architetto. Comunque sarà svelato nella mia pagina artista di Facebook e nel mio sito web dopo l’estate, entro fine settembre direi. Ci sarà un probabile cambio di rotta: credo che esisterà solo col CD fisico numerato e sul mio sito web ufficiale con apposito jukebox del distributore: regalare musica free & Mp3 a tutti non aiuta gli emergenti e chi non ha spinte da dietro.

Progetti imminenti?
Oltre a tutta l’ imminente mole di lavoro per la realizzazione del 4° album in uscita entro inizio 2012, c’è già in programma la preparazione (ancora Top-Secret) di un DVD live ripreso in Toscana all’interno di un teatro bellissimo. Un progetto pensato insieme ad uno dei maggiori nomi del giornalismo musicale indipendente e che conterrà almeno 15 brani dal vivo più almeno altri 3 brani solo audio inediti. Spero possa uscire nel 2014, come mio 5° album. Infine pensare. Tanto. Tanto pensare! Un grande grazie a te, a tutti i lettori e … che Rock sia. Alberto Donatelli.

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Stelline