martedì 12 luglio 2011

Le promesse degli Eva Mon Amour

 


“La malattia dei numeri” è il vostro nuovo EP: quali sono le storie e le “malattie” che raccontano gli Eva Mon Amour in questo disco? Sono storie di statistiche, di audience, di fretta, di risultati e sono soprattutto storie di obiettivi dimenticati.

“Prometto” è il singolo e video che avete lanciato per presentare il vostro nuovo lavoro. Un testo che elenca una serie di promesse per la persona cara, per poi capovolgere le promesse all'altro. Quali sono le promesse che spesso non si riescono a mantenere?
Quelle che si fanno a se stessi molto probabilmente sono le più difficili da mantenere.

Il video di “Prometto” è molto semplice ed intuitivo: due ragazze che si prendono cura dell'altra, anche in una situazione non proprio agevole. Perchè questa scelta? Il bambino finale, che significato ha nel video?
Volevamo rappresentare la difficoltà di portare avanti le cose a cui teniamo nel mondo di oggi. Il bambino col panino sta appunto a simboleggiare lo sguardo di una società frenetica e spesso consumista che più che arrivare a farsi delle promesse non arriva a porsi nemmeno delle domande.

L'amore è universale per gli Eva Mon Amour?
L’amour è roba complicata. Più se ne parla, più ci si confonde.

Come è stato presentare il disco al “Circolo degli Artisti” di Roma? Qual è il rapporto che vi lega con i vostri fans?
La serata del circolo è stata una gran bella serata per merito di tutti, per merito delle malattie dei numeri, del circolo stesso che ci regala sempre se non il meglio, sicuramente qualcosa di molto simile, per merito di chi stava sotto al palco, che avremmo fatto salire volentieri durante il concerto per mettergli addosso un po’ di sano sudore di giugno.

Molto ha fatto la rete e il più antico dei social network -MySpace- per gli Eva Mon Amour e per tutti i giovani artisti che per la prima volta hanno avuto modo di potersi far conoscere, senza necessariamente passare per le case discografiche. Come quindi ad oggi si è evoluto il concetto di musica e di artista?
Il MySpace ha decisamente alimentato un qualcosa di rivoluzionario in merito alla diffusione e condivisione di una musica talmente home-made e alternativa che non avrebbe mai potuto essere ascoltata attraverso gli ormai logori canali delle Major. L’espressione che ne è scaturita ha riportato all’attenzione soprattutto l’anima e i contenuti. Quindi un freno alla plastica propinata dal mainstream e molte più persone ai concerti, e dal vivo è impossibile fingere.

Progetti imminenti?
Innanzitutto saremo ospiti in molti Festival estivi e sicuramente il confronto con altri artisti ci divertirà molto. In più c’è da dire che la lavorazione del nostro ultimo EP c’ha lasciato addosso davvero belle sensazioni, di conseguenza già qualche idea per il prossimo disco… chissà.

0 commenti:

Posta un commento

Stelline