“Gli scoiattoli nel bosco” è il tuo primo video ufficiale, tratto dall'album “Il giardino di rose”. Una canzone delicata, di un amore sussurrato, quasi ad averne timore. “L'amore è uno scoiattolo che ti guarda con la faccia divertita?” L’amore è fatto di mille sfaccettature, di alti e bassi, come in ogni rapporto umano che si abbia a cuore. Con questa canzone ho voluto raccontare, con ironia, la parte un po’ più “bassa” di un rapporto di coppia, quella dove ad un certo punto si “scoppia” e si decide di dirselo apertamente, senza mezzi termini. Credo che la sincerità sia fondamentale nell’amore, come nell’amicizia, e che non si debba aver paura di mettersi contro la persona amata, sia per le piccole cose che per quelle davvero importanti. Il tutto condito da una buona dose di ironia e autoironia, che non guastano mai.
Ne “Il giardino di rose” quale “profumo” musicale prevalerà? Anticipazioni sul nuovo disco? Il Giardino di Rose è per me un disco di svolta: ho abbandonato l’inglese per fare spazio al cantato in italiano, dove ho scoperto di ritrovarmi con maggiore naturalezza e stimolo. E’ un disco che profumerà di mare, di terra, di gioia ma anche di malinconia, con velati omaggi alla mia città (da buona genovese!), alla quale ho regalato un paio di canzoni che affrontano il tema del ritorno. Il disco sarà disponibile a fine estate su tutte le piattaforme digitali e, naturalmente, ai miei concerti.
Cantautrice e vincitrice de il “Premio Miglior Autore” ai “Sanremo Music Award” del 2011, dove Chiara trova la sua fonte di ispirazione? Nei litigi col mio fidanzato! A parte gli scherzi, le mie fonti di ispirazione sono davvero molteplici, anche se nell’ultimo anno la lontananza dalla mia città natale (Genova) e la gioia della convivenza immersi nella bellezza del ponente ligure, terra di mare e di ulivi, sono state indubbiamente le fonti di stimolo principali. Trovo inoltre molto stimolante dal punto di vista della creatività la condivisione di quest’ultima con altri compositori e autori: l’inverno scorso ho avuto la possibilità, splendida, di partecipare a Radar, una settimana di perfezionamento musicale curata dai giornalisti musicali Massimo Cotto e Franco Zanetti, dove, insieme ad una ventina di altri musicisti, ci si è confrontati e si è dato vita a momenti di creatività condivisa, che sono stati davvero stimolanti e mi hanno spronato a curare maggiormente testi e musiche.
Finalista del premio “Janis Joplin” nel 2010, quali sono le donne che hanno influenzato Chiara? Tre su tutte: mia mamma, mia nonna e mia zia. La prima per la capacità empatica che ha saputo insegnarmi, la seconda per la forza e la terza per la tenacia. Mi hanno insegnato, insomma, a non arrendermi mai e a migliorarmi continuamente per realizzare i miei sogni.
La musica d'autore in Italia ha sempre avuto una grande influenza sul pubblico e viceversa, molto spesso gli autori hanno “fotografato” la loro realtà, raccontandola al pubblico. Quali sono le vicende che Chiara raccoglie per raccontarle ai suoi fans? Amo osservare le persone e provare a immedesimarmi in loro. Sono una persona molto emotiva ed empatica e questo mi aiuta per provare a raccontare delle storie, che spesso mi riflettono, nel modo più immediato e comprensibile possibile. Sto lavorando tanto per migliorarmi in questi termini e cerco sempre di fare tesoro di tutte le mie esperienze per poterle condividere con il pubblico attraverso le mie canzoni.
Progetti imminenti? Primo fra tutti l’uscita del Giardino di Rose, che sto curando personalmente sotto la supervisione dei miei musicisti, Claudio Cinquegrana e Max Matis. L’estate sarà inoltre ricca di concerti e appuntamenti, fra cui posso ricordare quelli più imminenti: a fine mese saremo ad Asti per il Premio Fabrizio De Andrè –Parlare Musica e a Borghetto Santo Spirito (SV) per il Premio Donida. Partirà quindi la promozione del disco e spero davvero che questo lavoro possa essere un ottimo punto di partenza per poter fare della musica una parte fondamentale e inevitabile della mia vita.
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Stelline