lunedì 26 settembre 2011

Qui ci sono i draghi tutt'ora, intervista a Cecilia Testa

“Qui ci sono i draghi tuttora” è il tuo ultimo libro. Brevemente, come nasce? ‘Qui ci sono draghi tuttora’ nasce dal desiderio di spiare le nostre esistenze dall’interno. Attraverso un punto di vista neutro: quello degli animali che condividono i nostri spazi.

Gli animali sono i protagonisti di questa serie di racconti: qual è quello al quale sei più affezionata o ti ha ossessionato durante la stesura?
‘Non omnis moriar per amore’: il racconto del bambino che si trasforma in istrice. Il linguaggio fabbrica piano, attento alla costruzione delle frasi e delle immagini. Per condurre, come in una favola, a una rivelazione finale.

Quando nasce la Cecilia scrittrice?
Nel 2005 ho vinto il concorso per racconti inediti ‘Natale d’incanto’. Concorso indetto da Scuola Holden. Era il primo concorso a cui partecipavo. L’ho vinto tra 179 . Il racconto, ‘Indagini di Babbo Natale’, è stato pubblicato su Vanity Fair. In seguito è confluito nella raccolta ‘Pallottole fermate in volo’.

Dalle tue note biografiche, leggiamo che da 12 anni leggi e rileggi “Achille Innamorato” di Savinio. Come mai?
Qui penso sia meglio far parlare Savinio stesso: ‘Quanto a un surrealismo mio, se di surrealismo è il caso di parlare, esso non si contenta di rappresentare l’informe e di esprimere l’incosciente, ma vuole dar forma all’informe e coscienza all’incosciente’.

“Pallottole fermate in volo” è il tuo primo libro, con connotazioni metaletterarie. Da cosa si differenzia dal tuo ultimo libro?
‘Pallottole fermate in volo’ non riflette l’idea circoscritta di un genere tradizionale. Piuttosto: insiste sui processi contraddittori dello scrivere in sé. Invece in ‘Qui ci sono draghi tuttora’ si cerca un mondo simbolico e altro.

Essere scrittori oggi è una vocazione o un lavoro?
Si lavora per la gloria. In Italia, intendo.

Come mai hai scelto l'autopubblicazione per il tuo ultimo libro?
Ogni racconto che va a comporre il bestiario è preceduto da una fotografia scattata da me. Volevo avere il pieno controllo sulla grafica.

Progetti futuri?
Un romanzo destrutturato.

0 commenti:

Posta un commento

Stelline